Sopra il mio studio, in via Savona, nel 2011 ho acquistato un piccolo appartamento al terzo piano con possibilità di sfruttare il sottotetto. Diciamo che mi son divertito a creare una soluzione eclettica, dove in meno di 60 mq ho tutto. Un po’ Loft e un po’ casa di ringhiera, due bagni, una cucina a vista, la scala e il soppalco, zona studio, letto sospeso nell’aria e cabina armadio!; un camino, in realtà due ma poi uno l’ho dovuto usare per far correre i tubi del bagno sul soppalco; due terrazzini, di cui uno sospeso in un cavedio; il tetto spiovente l’ho rivestito con assi dipinte di un grigio gustaviano; il grigio di Gustavo corre in tutta la casa, ad eccezione della scala: un patchwork di pezzetti di abete (recuperati dal rivestimento del tetto) dipinti di un giallo quasi taxi; la scala gialla termina prima del soppalco e un carrello arancione capovolto funge da passerella al soppalco; insomma mi son divertito a creare una casa un po’ folle… e se è vero che le case assomigliano ai proprietari… mi sa che mi devo curare.