“Gne gne gné”.. in origine si doveva chiamare così questo ristorante spagnolo.
Mi piacque subito il nome e Andrea il proprietario mi spiegò che era un giochino che faceva con gli amici brontoloni, quando loro parlavano troppo lui li stoppava ironicamente con un “gne gne gné”. Ho pensato quindi a un progetto ironico, che comunicasse freschezza e allegria.
Tutto bianco con forti accenti rossi (per richiamare la Spagna)… bianche le piastrelle alle pareti con terminali rossi… bianchi gli steli delle lampade a soffitto con i paralumi rossi… bianco sulle assi dei tavoli ma con terminali rossi.
Un po’ una bandiera bicolore dove al centro ho pensato a un banco bar rivestito con 700 kg di tubi in ferro!
Il retro banco è organizzato con scatole sovrapposte che fungono da contenimento allo scatolame esposto; sopra, quasi a soffitto, corre un tubo rosso dove appendere i vari insaccati. Il bianco delle pareti é intervallato dal bianco delle boiserie di piastrelle, dove con un pennarello rosso sono scritti i piatti della tradizione iberica. Gli ampi specchi e il logo gigante vi accolgono all’ingresso.
Bienvenidos da Gne Gné!