Il cuore pulsante di questo progetto è il lungo banco bar, sette metri di doghe orizzontali coperte da un piano in rovere sagomato e posizionato parallelo alle tre ampie vetrine esterne, esso accompagna il cliente dell’ingresso alla teca vini, risolta con delle semplici assi parallele, intervallate da mensoline in lamiera di ferro, dove vengono appoggiati i vini. Un’alta scala di recupero (1940) serve i ripiani più alti.
Alle spalle del bancone, una boiserie di assi verticali crea lo sfondo blu del bar e incornicia la finestra del retro, dove lentamente gira “ipnotico” un disco di vinile gigante.
Blu, grigio e accenni di verde acido sono i cromatismi che coccolano il cliente seduto sul divano vintage.
Tutti arredi di recupero i restanti pezzi, compreso il “fonobar” degli anni 60, dove la sera il dj accompagna musicalmente la clientela nella degustazione… cin cin!
